Gennaio si annuncia come un mese caldissimo per i 24 mila dipendenti
capitolini. Non ci sarà solo lo sciopero generale dei lavoratori a fine
mese: la prossima settimana sono in partenza anche le assemblee
generali. Il motivo è sempre quello, il nodo del salario accessorio e il
timore di altri tagli in busta paga.
Cgil, Cisl e Uil insieme all'Rsu sono sul piede di guerra e hanno comunicato al Campidoglio, ai municipi e agli uffici interessati le date delle assemblee di categoria: mercoledì 20 gennaio dei vigili (dalle 7 alle ore 10 e dalle o 14 alle 17); giovedì 21 di tutto il personale amministrativo, tecnico ed educativo-scolastico a partire dai rispettivi inizio turno e per le prime tre ore di servizio a iniziare dalle 7. Nella lettera delle funzioni pubbliche delle tre sigle, si invitano le autorità competenti ad «avvisare l'utenza nei tempi dovuti per gli eventuali disservizi, dando la massima diffusione del comunicato su tutti i posti di lavoro». L'ultima riunione in Prefettura sul salario accessorio, la scorsa settimana, si era conclusa con una fumata nera: «Il Comune ha confermato che ancora oggi non sa se nella busta paga di gennaio ci saranno nuovi e aggiuntivi tagli, dunque la situazione è precipitata», aveva spiegato Natale Di Cola (Fp Cgil) confermando lo sciopero generale di fine mese. Ma nel frattempo qualcosa si è mosso: il commissario Francesco Paolo Tronca è a lavoro a Palazzo Senatorio per sbloccare la situazione e in Parlamento se ne sta interessando anche il deputato Marco Causi. Proprio oggi «Causi dovrebbe presentare emendamenti al Milleproroghe per sanare la questione senza chiedere né privilegi per Roma, né risorse in più. - fa sapere Di Cola - Se il governo non dovesse accoglierli ci troveremmo di fronte ad un accanimento insopportabile». Il nodo del salario accessorio dei dipendenti capitolini risale agli esordi dell'amministrazione Marino, quando una relazione del Mef bollò come inappropriate le modalità di erogazione di questa parte del salario. Da allora sono passati ben due anni, si sono succeduti diversi amministratori ad occuparsi del tema, è perfino caduta una giunta sostituita da un commissario, ma la vertenza, in pratica, non è mai stata chiusa.
Cgil, Cisl e Uil insieme all'Rsu sono sul piede di guerra e hanno comunicato al Campidoglio, ai municipi e agli uffici interessati le date delle assemblee di categoria: mercoledì 20 gennaio dei vigili (dalle 7 alle ore 10 e dalle o 14 alle 17); giovedì 21 di tutto il personale amministrativo, tecnico ed educativo-scolastico a partire dai rispettivi inizio turno e per le prime tre ore di servizio a iniziare dalle 7. Nella lettera delle funzioni pubbliche delle tre sigle, si invitano le autorità competenti ad «avvisare l'utenza nei tempi dovuti per gli eventuali disservizi, dando la massima diffusione del comunicato su tutti i posti di lavoro». L'ultima riunione in Prefettura sul salario accessorio, la scorsa settimana, si era conclusa con una fumata nera: «Il Comune ha confermato che ancora oggi non sa se nella busta paga di gennaio ci saranno nuovi e aggiuntivi tagli, dunque la situazione è precipitata», aveva spiegato Natale Di Cola (Fp Cgil) confermando lo sciopero generale di fine mese. Ma nel frattempo qualcosa si è mosso: il commissario Francesco Paolo Tronca è a lavoro a Palazzo Senatorio per sbloccare la situazione e in Parlamento se ne sta interessando anche il deputato Marco Causi. Proprio oggi «Causi dovrebbe presentare emendamenti al Milleproroghe per sanare la questione senza chiedere né privilegi per Roma, né risorse in più. - fa sapere Di Cola - Se il governo non dovesse accoglierli ci troveremmo di fronte ad un accanimento insopportabile». Il nodo del salario accessorio dei dipendenti capitolini risale agli esordi dell'amministrazione Marino, quando una relazione del Mef bollò come inappropriate le modalità di erogazione di questa parte del salario. Da allora sono passati ben due anni, si sono succeduti diversi amministratori ad occuparsi del tema, è perfino caduta una giunta sostituita da un commissario, ma la vertenza, in pratica, non è mai stata chiusa.
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